È definitiva e irrevocabile, la sentenza di proscioglimento nei confronti di una coppia che aveva esibito una falsa autocertificazione. A emetterla è stato il giudice Dario De Luca del tribunale di Reggio Emilia e la sua decisione aveva fatto parecchio rumore. “Il Dpcm dell’8 marzo di un anno fa è illegittimo”. La sentenza è quindi definitiva.
Il sostituto procuratore chiese un decreto di condanna penale con l’accusa di falso ideologico, non avendo ottemperato al primo Dpcm del premier Conte. Ma per il gip “il fatto non costituisce reato”, sancendo di fatto l’illegittimità del Dpcm.
Proprio in forza di tale decreto, ciascun imputato è costretto a sottoscrivere un’autocertificazione incompatibile con lo stato di diritto del nostro Paese.
Nel nostro ordinamento giuridico, l’obbligo di permanenza domiciliare consiste in una sanzione penale restrittiva della libertà che viene irrogata dal giudice penale per alcuni reati all’esito del giudizio.
Una sentenza che ora può costituire un precedente, seppur di merito e non di Cassazione.
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